L’acqua è un mezzo che facilita il movimento e la consapevolezza del corpo, offrendo un’esperienza ludica e stimolante che integra e amplifica lo sviluppo motorio. Dopo aver trascorso nove mesi nel liquido amniotico, l’acqua rappresenta per i neonati un ambiente naturale e rassicurante. I corsi di acquamotricità e sicurezza in acqua sfruttano questa “memoria ancestrale” per offrire un’esperienza positiva e stimolante, rafforzando il legame tra genitore e bambino. L’integrazione di attività in acqua nello sviluppo psicomotorio dei bambini offre benefici significativi, agendo sia sulla sfera fisica che su quella cognitiva ed emotiva. L’ambiente acquatico è un’esperienza sensoriale unica che supporta e potenzia le tappe di crescita.
Benefici dell’attività in acqua precoce
L’acqua è un mezzo che facilita il movimento e la consapevolezza del corpo, offrendo un’esperienza ludica e stimolante che integra e amplifica lo sviluppo motorio.
- Consolidamento dei riflessi: L’ambiente acquatico, grazie alla sua resistenza e alla sensazione di galleggiamento, permette al bambino di consolidare i riflessi innati (come il riflesso natatorio e quello di suzione) e trasformarli in competenze motorie volontarie. Ad esempio, il riflesso di prensione che in acqua si attiva per la curiosità del bambino che vuole afferrare un giochino galleggiante, aiuta a sviluppare la prensione volontaria e la coordinazione occhio-mano. L’acqua, agendo come una sorta di “palestra” naturale, fornisce stimoli che il cervello elabora per creare nuovi schemi di movimento.
- Maggiore consapevolezza motoria: In acqua, il bambino è libero di muoversi in direzioni diverse con meno restrizioni dovute alla forza di gravità. Questo favorisce lo sviluppo dell’equilibrio e della coordinazione. La sensazione di galleggiamento e la resistenza dell’acqua forniscono un feedback propriocettivo continuo, che aiuta il bambino a percepire meglio la posizione e il movimento del proprio corpo nello spazio. Questa maggiore consapevolezza motoria si traduce in una migliore padronanza del corpo anche fuori dall’acqua, supportando lo sviluppo di abilità come il gattonamento e i primi passi.
- Accettazione del nuovo: L’esplorazione dell’ambiente acquatico, sotto la guida di un adulto, espone il bambino a una nuova esperienza sensoriale. Questo processo aiuta il piccolo a imparare ad affrontare e ad accettare il nuovo con naturalezza, senza pregiudizi o paure derivanti da esperienze negative. Questa apertura mentale può riflettersi anche in altre situazioni di vita, rendendo il bambino più curioso e adattabile. L’attività in acqua, se gestita con serenità e calma, crea un’associazione positiva con l’esplorazione e il cambiamento, elementi fondamentali per lo sviluppo psicologico.
- Abilità di problem-solving: L’acqua pone delle sfide uniche. Per superarle, il bambino deve adattare i propri movimenti e trovare soluzioni creative, come ad esempio per spostarsi da un punto all’altro o per recuperare un giocattolo. Questo stimola il pensiero logico e il problem-solving.
- Socializzazione e condivisione: Le attività in piscina si svolgono spesso in gruppo. Questo offre un’opportunità unica per la socializzazione, permettendo al bambino di interagire con i coetanei e con gli adulti in un contesto ludico e sicuro. Imparano a condividere spazi e giochi, sviluppando le prime competenze sociali e di interazione.
Influenza sulla sfera psicologica e cognitiva
I benefici dell’attività in acqua non si limitano al solo sviluppo fisico. Il contesto di gioco e di interazione che si crea in piscina ha un forte impatto anche sulla sfera emotiva e cognitiva del bambino.
- Sviluppo emotivo e legame genitore-bambino: L’attività in acqua, spesso svolta con la presenza del genitore, rafforza il legame affettivo. Il contatto fisico, le coccole e il gioco condiviso in un ambiente rilassante creano un’esperienza positiva che contribuisce a costruire un senso di sicurezza e fiducia nel bambino. Questo legame solido è fondamentale per il suo benessere psicologico.
- Stimolazione sensoriale e cognitiva: L’acqua fornisce una stimolazione multisensoriale unica: la temperatura, il suono, la sensazione di galleggiamento e il movimento dell’acqua che accarezza la pelle. Tutta questa ricchezza sensoriale è elaborata dal cervello del bambino, favorendo lo sviluppo neurologico e cognitivo. Il gioco in acqua, con l’uso di oggetti e la lallazione, incoraggia anche la comunicazione e lo sviluppo del linguaggio.
L’Acquanotricità neonatale è un percorso di crescita che sfrutta le proprietà dell’acqua per promuovere lo sviluppo fisico, emotivo e relazionale del bambino fin dai primi mesi di vita.
Le prime apnee di Manuel: