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Ruolo Genitoriale nei corsi 3-5 anni

24 Settembre 2025 by

Elena Cantaboni

Da oltre 30 anni insegno nuoto, acqua motricità e sicurezza in acqua ai bambini. Ho sempre lavorato in strutture dove i genitori non potevano assistere alle lezioni, una scelta didattica che ho sempre condiviso. Da quando ho aperto Swimbabyswim nel 2023, la situazione è cambiata: la struttura ospitante permette la presenza dei genitori a bordo vasca. Questa novità mi ha spinto a riflettere sul ruolo e sulle sfide che la loro presenza comporta.

La nostra esperienza dimostra che, sebbene l’intento sia positivo, la vicinanza del genitore può involontariamente ostacolare il processo di apprendimento e la crescita del bambino.

Costruire la fiducia tra bambino e insegnante

L’obiettivo principale di ogni corso è stabilire un rapporto di fiducia tra il bambino e l’insegnante. Questo legame si costruisce quando il bambino impara a fare affidamento su una figura di riferimento diversa dai genitori, sentendosi al sicuro e incoraggiato. La presenza costante dei genitori a bordo vasca può interferire con questo processo, portando il bambino a cercare la loro approvazione o a distrarsi dalla lezione. Per questo motivo, è fondamentale che l’insegnante sia l’unica guida durante l’ora di lezione.

L’autorevolezza dell’insegnante e l’autonomia del bambino

A volte, i genitori possono intervenire involontariamente nella lezione, per esempio:

  • Dando indicazioni al bambino, confondendolo.
  • Correggendo l’esecuzione degli esercizi.
  • Confrontando il bambino con gli altri compagni, creando ansia.
  • Mostrando paura quando il bambino si trova in difficoltà.
  • Assecondando il pianto del bambino per farlo uscire dall’acqua.

Queste azioni, seppur mosse da buone intenzioni, minano l’autorevolezza dell’insegnante. L’insegnante è lì per guidare il bambino a superare i propri limiti, costruire l’autostima e la fiducia in se stesso, non per alimentare le nostre paure o frustrazioni. L’apprendimento del nuoto, proprio come l’ingresso alla scuola materna, è un percorso verso una maggiore autonomia. Per crescere, i bambini hanno bisogno di affrontare e superare le sfide con le proprie forze, guidati da un professionista che crede nelle loro capacità.

La nostra intenzione non è giudicare, ma condividere queste riflessioni per renderci tutti più consapevoli di quanto la nostra presenza possa influenzare il comportamento dei nostri figli. Se scegliamo di stare a bordo vasca, è cruciale rispettare il ruolo dell’insegnante e lasciare che le dinamiche della lezione si svolgano liberamente, senza interferire. In questo modo, il nostro bambino potrà costruire un’autonomia acquatica solida e un rapporto di fiducia con il suo insegnante, rendendo il percorso di apprendimento sereno e gratificante per tutti.

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Elena Cantaboni

Elena Cantaboni

Dal 1996 mi occupo di AcquaMotricità Neonatale e Prenatale e ho avuto il piacere di interagire con più di 3000 famiglie.
Dal 2006 sono Docente di AcquaMotricità Neonatale alla Facoltà di Scienze Motorie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e per Fit One Promotion.
Diplomata all’ISEF, laureata in Scienze Motorie, Coach in PNL e futuro Mentore esperto in Relazioni