
L’inizio precoce dell’attività in acqua (già dai 2-3 mesi) è fondamentale per favorire la naturale familiarità del neonato con l’ambiente acquatico, un ricordo dei nove mesi trascorsi nell’utero materno.
Questo approccio consente di:
Rinforzare i riflessi innati
Il bambino possiede già riflessi di apnea e acquatici che, se stimolati precocemente, possono essere trasformati in competenze consapevoli, facilitando l’apprendimento della sicurezza e dell’auto-salvataggio.
Costruire fiducia e sicurezza
Un’esposizione positiva e graduale all’acqua fin da subito previene lo sviluppo di paure e ansie future, creando un legame sereno e di fiducia con l’ambiente.
Sviluppare un’autonomia olistica
L’acqua diventa un laboratorio di crescita che stimola simultaneamente lo sviluppo motorio (coordinazione, equilibrio), cognitivo (problem-solving), emotivo (gestione delle paure, autostima) e sociale (rafforzamento del legame genitore-figlio). Iniziare presto massimizza questi benefici, gettando le basi per una sicurezza e una fiducia durature.
Non è indispensabile effettuare il corso dal secondo mese ne indispensabile che il piccolo abbia già avuto esperienze in acqua
Nel metodo SwimBabySwim, sia le lezioni collettive che quelle individuali hanno un ruolo specifico e complementare, progettate per massimizzare la sicurezza, l’autonomia e il benessere del bambino e del genitore in acqua. La scelta tra le due modalità, o una loro combinazione, dipende dalle esigenze e dalla progressione del percorso.
Lezioni Collettive
La Forza del Gruppo e della Condivisione
Le lezioni collettive sono la modalità più comune e offrono benefici unici, specialmente per i bambini più piccoli e per il rafforzamento del ruolo genitoriale.
Vantaggi per il Bambino:
Socializzazione
Fin dai primi mesi, i bambini beneficiano della presenza degli altri piccoli. Osservare i pari in acqua stimola l’emulazione e la curiosità, riducendo eventuali timori. È un’opportunità preziosa per le prime interazioni sociali in un ambiente diverso.
Dinamiche di gruppo
Il gioco e gli esercizi proposti dall’insegnante spesso coinvolgono più bambini, creando un’atmosfera divertente e dinamica che facilita l’apprendimento attraverso l’interazione e l’osservazione reciproca.
Normalizzazione delle reazioni
Vedere altri bambini piangere, ridere o sperimentare le stesse situazioni aiuta il piccolo a capire che le sue reazioni sono normali, contribuendo a superare eventuali paure.
Vantaggi per il Genitore:
Condivisione e supporto
Le lezioni collettive creano una comunità di genitori che affrontano le stesse sfide e scoperte. Questo offre un prezioso spazio per scambiare esperienze, consigli e ricevere supporto emotivo.
Apprendimento per osservazione
I genitori possono osservare come l’istruttore interagisce con altri bambini e come altri genitori gestiscono situazioni simili, arricchendo il proprio bagaglio di competenze.
Riduzione del senso di isolamento
Affrontare le sfide della genitorialità in un gruppo può ridurre il senso di isolamento e rafforzare la consapevolezza di non essere soli.
Esempio: Durante una lezione collettiva, l’insegnante può guidare i genitori in un esercizio che combina divertimento e apprendimento: l’apnea dopo lo scivolo. Mentre ogni coppia genitore-bambino esegue l’esercizio, gli altri genitori e bambini osservano attentamente. Questo non solo permette ai bambini di vedere i coetanei affrontare la stessa esperienza, ma offre ai genitori l’opportunità di confrontarsi in tempo reale sulle diverse reazioni dei piccoli: chi riemerge con un sorriso, chi con una piccola tosse, chi è più titubante. L’insegnante può commentare le reazioni, spiegando come interpretare e offrendo suggerimenti individuali, rafforzando così la comprensione e la fiducia di tutti nel processo.
Lezioni Individuali
Attenzione Personalizzata e Focus Specifico
Le lezioni individuali diventano cruciali in situazioni specifiche o per obiettivi particolari, offrendo un’attenzione su misura.
Vantaggi per il bambino:
Massima personalizzazione
L’attenzione dell’istruttore è completamente focalizzata sul singolo bambino, permettendo di adattare ogni esercizio ai suoi tempi, alle sue reazioni e alle sue esigenze specifiche, accelerando l’apprendimento.
Superamento di blocchi o paure specifiche
Se un bambino manifesta una particolare paura (es. delle immersioni, di stare in una certa posizione), la lezione individuale permette all’istruttore di lavorare con delicatezza e gradualità, superando l’ostacolo con un approccio mirato.
Progressione intensiva
Per bambini che mostrano una rapida acquisizione delle competenze o che necessitano di un’accelerazione per motivi specifici (es. prepararsi a un contesto acquatico particolare), la lezione individuale offre una progressione più intensa.
Vantaggi per il genitore
Focus completo
Il genitore riceve un feedback dettagliato e istruzioni esclusive, che possono aiutarlo a perfezionare le proprie tecniche e la comprensione del metodo.
Riservatezza
Per genitori che preferiscono un ambiente più intimo o che desiderano affrontare sfide personali o del bambino in un contesto più privato.
Esempio in acqua: Se un bambino di 18 mesi ha difficoltà a lasciare il bordo per raggiungere il genitore, in una lezione individuale l’insegnante può dedicare tutto il tempo necessario a giocare con lui vicino al bordo, con piccoli stimoli e distanze minime, finché il bambino non si sentirà sicuro di staccarsi autonomamente.
L’Approccio Complementare nel Metodo SwimBabySwim
Il metodo spesso integra entrambe le modalità, riconoscendo che i loro benefici sono complementari. Un percorso può iniziare con lezioni individuali per superare una specifica difficoltà o per agevolare il percorso con una strategia personalizzata e poi passare alle lezioni collettive, beneficiando della socializzazione e del confronto tra pari. Questo assicura un percorso di apprendimento personalizzato e progressivo.
Aree di intervento:
I corsi sono strutturati su due aree di intervento calibrate sull’età e sulle esigenze di sviluppo del bambino, garantendo un percorso evolutivo completo:
Da 2 a 36 Mesi
Questa prima area è dedicata ai lattanti e ai bambini piccolissimi, sfruttando la loro naturale familiarità con l’ambiente acquatico e i riflessi innati.
La priorità sono la sicurezza neonatale e l’acquamorticità. Si lavora per trasformare i riflessi primari in competenze consapevoli di auto-salvataggio e per costruire un rapporto di fiducia e serenità con l’acqua.
Obiettivi Principali
Apprendimento delle immersioni controllate, gestione dell’apnea, orientamento in acqua, capacità di girarsi sulla schiena per respirare e di raggiungere e aggrapparsi al bordo. Vengono stimolate le prime forme di spostamento in acqua.
Benefici
Oltre alle competenze vitali, si favorisce lo sviluppo motorio precoce, la coordinazione, l’equilibrio e una profonda consapevolezza corporea.
Dai 3 agli 8 Anni
Questa seconda area si basa sulle fondamenta costruite nella fase precedente, ampliando le competenze e introducendo il nuoto vero e proprio.
Il percorso si concentra sulla sicurezza consolidata, la consapevolezza dell’ambiente acquatico, l’affinamento delle competenze acquatiche el’ introduzione graduale degli stili natatori (es. dorso,stile libero…).
Obiettivi Principali
Padroneggiare le manovre di auto-salvataggio in situazioni più complesse, migliorare l’efficienza nel movimento in acqua, sviluppare la resistenza e imparare le tecniche base dei diversi stili natatori.
Benefici
Il bambino acquisisce una completa autonomia e fiducia in acqua, sviluppando competenze che lo rendono un nuotatore sicuro e competente. Si rafforzano inoltre le capacità di problem-solving e l’autostima.
Percorsi Flessibili per Ogni Esigenza
Lo schema appena descritto rappresenta il percorso ideale per i bambini che iniziano l’attività nei primi mesi di vita e la proseguono con continuità. Tuttavia, il metodo SwimBabySwim riconosce che ogni bambino ha una storia unica.
Per i bambini dai 24/36 mesi d’età fino all’età adulta che non hanno mai avuto contatto con l’acqua o che hanno subito esperienze traumatiche pregresse, è fondamentale un approccio mirato e delicato. In questi casi, è possibile percorrere parte degli step fondamentali dei corsi 2-36 mesi attraverso sessioni individuali. Questa modalità permette di ricostruire un rapporto positivo con l’acqua, affrontare le paure e acquisire le basi di confidenza, sicurezza e autonomia in un ambiente protetto e con un’attenzione esclusiva, prima di integrarsi eventualmente in un percorso di gruppo più avanzato.
Questa flessibilità assicura che ogni bambino, indipendentemente dalla sua età o dal suo background, possa intraprendere il percorso SwimBabySwim nel modo più efficace e sereno, costruendo una relazione positiva e duratura con l’acqua.
Written By
Elena Cantaboni
Dal 1996 mi occupo di AcquaMotricità Neonatale e Prenatale e ho avuto il piacere di interagire con più di 3000 famiglie.
Dal 2006 sono Docente di AcquaMotricità Neonatale alla Facoltà di Scienze Motorie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e per Fit One Promotion.
Diplomata all’ISEF, laureata in Scienze Motorie, Coach in PNL e futuro Mentore esperto in Relazioni