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In che modo lo aiutiamo ad acquisire competenze con il metodo SwimBabySwim

25 Agosto 2025 by

Elena Cantaboni

Sia il modulo di sicurezza neonatale sia il modulo sulla sicurezza dei bambini in acqua mirano a far imparare, apprendere ad acquisire come competenza tutte quelle capacità di coordinamento, analisi, previsione e azione che il nostro corpo compie in acqua dal momento in cui si entra al momento in cui si ‘nuota’ o si gioca fino alle modalità con cui si esce. Queste capacità, esattamente come la deglutizione, vengono affrontate ognuna con un suo percorso che prevede inizialmente una forte collaborazione tra genitore e allievo. Questa collaborazione è mirata a mettere il bambino nella condizione di capire e metabolizzare ciò che sta per fare per poi affrontarlo con consapevolezza.

Successivamente il medesimo esercizio avverrà con una sempre meno attiva partecipazione del genitore che di volta in volta verrà stimolato a ridurre il supporto al bambino portandolo così a compiere quell’esercizio o quell’attività in totale autonomia.

All’acquisizione iniziale delle competenze fondamentali, segue una fase dedicata di consolidamento e affinamento delle capacità. Questo percorso, lungi dall’essere passivo, richiede un impegno costante e metodico, sia da parte del bambino che del genitore.

In questa delicata ma stimolante fase, il ruolo del genitore diventa preminente e proattivo. Non si tratta più solo di fornire supporto e incoraggiamento, ma di agire come catalizzatore per la crescita. Il genitore sarà l’attore principale, con il compito di stimolare il bambino a superare i propri limiti, spingendolo delicatamente ma con decisione a fare un passo avanti al di fuori della propria zona di comfort. Questo significa incoraggiare l’esplorazione di nuove sfide, proporre esercizi sempre più complessi e promuovere l’applicazione delle competenze acquisite in contesti diversificati.

È attraverso la ripetizione consapevole e la costanza che si consolida il processo di apprendimento. La perseveranza trasformerà gradualmente queste competenze nascenti in abilità acquisite, radicate e disponibili in modo quasi automatico. Solo attraverso questa dedizione continua e questa spinta all’eccellenza, le capacità si affineranno, diventando strumenti potenti e flessibili a disposizione del bambino per affrontare con sicurezza e maestria le sfide future.

Il passaggio in autonomia all’apnea, la capacità di orientarsi sotto il pelo dell’acqua e di muoversi in direzione di questo o quell’obiettivo e la modalità con cui il piccolo coordinerà questi fattori lo porteranno via via ad essere autonomo, indipendente e in grado di muoversi agevolmente nell’ambiente acquatico indipendentemente dall’altezza del fondo  dalla modalità di accesso all’acqua, che sia un tuffo o una caduta accidentale provocata dall’istruttore.

Il comfort e la padronanza di ogni allievo seguono una precisa curva di apprendimento. Il percorso didattico, non lineare e prevede diverse fasi. Inizialmente, l’apprensione è naturale di fronte alla novità. L’obiettivo è trasformare lo stress e la fatica iniziali in comfort, sicurezza e autonomia. Questo processo avviene tramite ripetizione, feedback e adattamento graduale. Con la pratica, l’apprensione svanisce, la fatica si riduce e lo stress si dissolve. Il culmine è l’autonomia completa: l’allievo esegue il compito con competenza, si adatta e gode del processo.

La felicità e lo stato d’animo positivo del bambino verso un esercizio ripetuto più volte diventano indicatori del raggiungimento dell’obiettivo stesso e trasformano l’esercizio in una opportunità di gioco e divertimento.

Principi

Il processo di apprendimento si basa su specifici principi.

  • Modularità

Le capacità (coordinamento, analisi, previsione, azione) vengono affrontate singolarmente, ognuna con un proprio percorso.

  • Progressività 

Il passaggio da un esercizio all’altro, e da un ambiente all’altro (es. da vasca riscaldata a profondità minima a vasca più profonda), avviene seguendo la crescita e lo sviluppo del bambino.

  • Gestione della Curva di Apprendimento 

Si interviene attivamente per ridurre lo stress e lo sforzo iniziali legati alla “paura della novità”, lasciando spazio al comfort e all’autonomia dell’allievo.

  • Allenamento e Rinforzo 

Raggiunto lo stato di comfort, la capacità viene allenata e stimolata fino a non innescare più alcuna reazione di stress, ma a diventare fonte di divertimento. La felicità e lo stato d’animo positivo del bambino sono indicatori chiave del raggiungimento degli obiettivi.

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Elena Cantaboni

Elena Cantaboni

Dal 1996 mi occupo di AcquaMotricità Neonatale e Prenatale e ho avuto il piacere di interagire con più di 3000 famiglie.
Dal 2006 sono Docente di AcquaMotricità Neonatale alla Facoltà di Scienze Motorie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e per Fit One Promotion.
Diplomata all’ISEF, laureata in Scienze Motorie, Coach in PNL e futuro Mentore esperto in Relazioni