
Quali competenze si apprendono col metodo SwimBabySwim
25 Agosto 2025 by
Elena Cantaboni
Il metodo SwimBabySwim si basa sui principi della psicologia dello sviluppo e della neuroscienza, utilizzando l’acqua come un ambiente arricchito per stimolare lo sviluppo olistico del bambino. L’immersione precoce e l’interazione controllata con l’ambiente acquatico sfruttano la plasticità cerebrale e i periodi critici dello sviluppo per favorire l’acquisizione di competenze motorie, cognitive, emotive e sociali in modo integrato e sinergico.
Competenze Motorie: Sviluppo Neuromuscolare e Coordinazione
- 2-6 mesi: Consolidamento dei riflessi primari e controllo posturale. I neonati possiedono riflessi natatori innati (ad esempio, il riflesso di apnea e il riflesso di nuoto). L’esposizione precoce e ripetuta all’acqua, in un ambiente controllato, favorisce il consolidamento di questi riflessi, integrandoli in schemi motori più complessi. La resistenza dell’acqua fornisce un feedback propriocettivo continuo, stimolando le vie nervose che regolano il controllo posturale e il tono muscolare. Le posizioni di galleggiamento assistito rafforzano i muscoli estensori del collo e del tronco, fondamentali per l’acquisizione della stabilità posturale.
- 6-18 mesi: Integrazione sensoriale e movimenti propulsivi. In questa fase, il cervello del bambino integra le informazioni provenienti dai diversi sistemi sensoriali (visivo, vestibolare e propriocettivo) per perfezionare il movimento. L’ambiente acquatico favorisce questa integrazione sensoriale. Il bambino impara che un’azione motoria, come calciare con le gambe, produce una forza propulsiva. Questa comprensione del rapporto causa-effetto a livello motorio consolida i circuiti neurali responsabili della pianificazione e dell’esecuzione dei movimenti intenzionali. La coordinazione oculo-motoria viene affinata seguendo oggetti in movimento, mentre la muscolatura degli arti si sviluppa per supportare i primi tentativi di locomozione acquatica.
- 18 mesi – 3 anni: Acquisizione di abilità motorie complesse. Le sinapsi neuronali si consolidano, permettendo al bambino di eseguire movimenti più precisi e coordinati. L’apprendimento di competenze come il galleggiamento autonomo e la propulsione richiede l’integrazione di più schemi motori. Il controllo della respirazione (soffiare bolle) è un’abilità neuromotoria complessa che richiede la coordinazione dei muscoli diaframmatici e facciali, ed è un precursore essenziale per la respirazione natatoria. Le attività di immersione e riemersione contribuiscono a sviluppare la competenza respiratoria e il controllo del respiro in situazioni di stress fisiologico.
Competenze Cognitive: Sviluppo Cerebrale e Problem-Solving
- 2-6 mesi: Sviluppo della propriocezione e della mappatura corporea. La costante pressione idrostatica dell’acqua agisce come un input tattile e propriocettivo che aiuta il neonato a definire i confini del proprio corpo e a costruire una rappresentazione mentale di sé nello spazio. Questo processo, noto come mappatura somatosensoriale, è un’abilità cognitiva fondamentale che influenza la consapevolezza corporea e la pianificazione motoria successiva.
- 6-18 mesi: Causa-effetto e attenzione selettiva. L’ambiente acquatico è un “laboratorio” di fisica in miniatura. Il bambino impara in modo empirico che un’azione (es. schizzare) produce una reazione fisica (es. il movimento dell’acqua). Questo apprendimento per scoperta rinforza i circuiti neurali della cognizione relazionale e del problem-solving di base. Le attività guidate, come seguire l’istruttore o cercare giocattoli, aiutano a sviluppare l’attenzione selettiva e la memoria di lavoro.
- 18 mesi – 3 anni: Pensiero strategico e memoria procedurale. Le attività in acqua diventano più complesse, richiedendo al bambino di elaborare una strategia per risolvere un problema (ad esempio, scivolo, apnea e presa al bordo). Questo processo stimola il pensiero strategico e la pianificazione motoria. Il bambino consolida la memoria procedurale, ricordando le sequenze di azioni necessarie per completare un compito. La capacità di riprovare dopo un insuccesso, in un ambiente sicuro e supportato, sviluppa la resilienza cognitiva.
Competenze Psicologiche ed Emotive: Regolazione Emotiva e Autostima
- 2-6 mesi: Attaccamento e regolazione del sistema nervoso autonomo. Il contatto pelle a pelle in acqua calda, mediato dal genitore, richiama le sensazioni dell’ambiente uterino. Questo ambiente induce uno stato di calma, stimolando il sistema nervoso parasimpatico e riducendo il cortisolo (l’ormone dello stress). L’esperienza condivisa rafforza la relazione di attaccamento tra genitore e bambino, un fondamento cruciale per lo sviluppo emotivo futuro.
- 6-18 mesi: Sviluppo dell’autoefficacia e gestione delle emozioni. Ogni piccolo successo in acqua, come un galleggiamento autonomo di pochi secondi, contribuisce allo sviluppo del senso di autoefficacia nel bambino. L’ambiente protetto offre l’opportunità di affrontare e gestire emozioni come la sorpresa o la frustrazione, supportato dalla presenza rassicurante del genitore e dell’insegnante. Il bambino impara a regolare le proprie risposte emotive in un contesto non minaccioso, un’abilità fondamentale per la regolazione emotiva.
- 18 mesi – 3 anni: Resilienza e autonomia emotiva. L’approccio progressivo del metodo aiuta il bambino a superare le paure in modo naturale. L’esposizione graduale a situazioni nuove (es. il tuffo dal bordo piscina) consente al bambino di costruire un senso di competenza e fiducia nelle proprie capacità di affrontare le sfide. Il processo di tentativi ed errori, guidato dall’incoraggiamento, insegna la resilienza e rafforza l’autonomia emotiva del bambino, preparandolo a gestire l’incertezza e la frustrazione.
Competenze Sociali: Interazione e Apprendimento per Imitazione
- 2-6 mesi: Interazione diade genitore-bambino. L’esperienza in acqua si configura come un’interazione sociale intensiva e focalizzata esclusivamente sulla diade genitore-bambino o la triade genitori-bambino nel Family Water Coaching. L’attenzione reciproca, il contatto visivo e fisico, e la comunicazione affettiva in un ambiente privo di distrazioni rafforzano i circuiti neurali associati al legame sociale.
- 6-18 mesi: Interazione con i pari e comprensione sociale. L’ambiente di gruppo offre le prime opportunità per l’interazione con coetanei e figure adulte esterne (l’insegnante). I bambini osservano e imitano i comportamenti degli altri, un processo noto come apprendimento per imitazione, che è una componente chiave dell’acquisizione di abilità sociali. L’osservazione delle reazioni emotive degli altri (es. la risata dopo uno schizzo) stimola la teoria della mente (la capacità di attribuire stati mentali a sé stessi e agli altri) e lo sviluppo dell’empatia.
- 18 mesi – 3 anni: Cooperazione e rispetto delle norme sociali. Le attività in acqua richiedono l’adesione a regole e il rispetto dei turni. Questi esercizi sociali, come piccoli percorsi o salto in acqua tutti insieme, insegnano ai bambini i concetti di cooperazione, condivisione e rispetto delle norme sociali. L’interazione con l’insegnante e i coetanei in un contesto di gioco incoraggia il bambino a negoziare e a risolvere piccoli conflitti, costruendo una base solida per le future relazioni sociali.
Oltre alle specifiche competenze motorie, cognitive, psicologiche ed emotive, il metodo SwimBabySwim offre un approccio completo che integra tutti questi aspetti per lo sviluppo olistico del bambino. L’ambiente acquatico, arricchito dal supporto del genitore e dalla guida dell’istruttore, diventa un catalizzatore per la crescita. Le abilità acquisite, come la consapevolezza corporea e la gestione delle emozioni, non si limitano all’acqua ma si trasferiscono nella vita di tutti i giorni, gettando le basi per una maggiore fiducia in sé stessi, resilienza e autonomia.
L’obiettivo è educare non solo dei piccoli nuotatori, ma individui sereni, sicuri e curiosi di esplorare il mondo.
Written By
Elena Cantaboni
Dal 1996 mi occupo di AcquaMotricità Neonatale e Prenatale e ho avuto il piacere di interagire con più di 3000 famiglie.
Dal 2006 sono Docente di AcquaMotricità Neonatale alla Facoltà di Scienze Motorie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e per Fit One Promotion.
Diplomata all’ISEF, laureata in Scienze Motorie, Coach in PNL e futuro Mentore esperto in Relazioni