
Il Viaggio del Genitore
Un Viaggio di Crescita Parallela nell'Acqua In quasi trent'anni di osservazione, abbiamo assistito a un fenomeno straordinario: il percorso in …
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L'obiettivo principale del metodo SwimBabySwim è velocizzare quanto più possibile l'esercizio del neonato allo sviluppo di quelle capacità che lo mettano in grado di auto proteggere la propria vita in caso di caduta accidentale in acqua.
L'obiettivo principale del progetto Swim Baby Swim è velocizzare quanto più possibile l'esercizio del neonato allo sviluppo di quelle capacità che lo mettono in grado di auto proteggere la propria vita in caso di caduta accidentale in acqua
Questo si traduce in un percorso ad obiettivi mirato a far sviluppare al neonato tutte quelle capacità necessarie per mettere in funzione i vari processi di auto salvataggio.
Per raggiungere tale obiettivo è necessario passare da una serie di step consecutivi che non solo portino il piccolo ad essere in grado di auto salvaguardare la propria vita ma che prosegua insegnandogli l'acqua motricità, l'acquaticità, la sicurezza e via rudimenti del mondo del nuoto.
Al lavoro in acqua di esercizi veri e propri si affianca una intensa attività con il genitore per stimolare anche in loro una maggior presa di coscienza e capacità di gestione del piccolo in acqua. Dalla capacità di non intervenire sempre in caso di difficoltà allo sviluppo della capacità di essere lui ad essere stimolo di nuove sfide per il piccolo.
Un Viaggio di Crescita Parallela nell'Acqua In quasi trent'anni di osservazione, abbiamo assistito a un fenomeno straordinario: il percorso in …
L'apnea in sicurezza è tra le prime competenze che vengono stimolate nel metodo SwimBabySwim: seconda al contatto con l'acqua e …
Sia il modulo di sicurezza neonatale che il modulo sulla sicurezza dei bambini in acqua mirano a far imparare, apprendere ad acquisire come competenza tutte quelle capacità di coordinamento, analisi, previsione e azione che il nostro corpo compie in acqua dal momento in cui si entra in acqua al momento in cui si ‘nuota’ o si gioca al momento e alle modalità con cui si esce.
Queste capacità, esattamente come la deglutizione, vengono affrontate ognuna con un suo percorso che prevede inizialmente una forte collaborazione tra genitore e allievo. Questa collaborazione è mirata a mettere il lattante nella condizione di capire e metabolizzare ciò che sta per fare per poi affrontarlo con consapevolezza.
Successivamente il medesimo esercizio avverrà con una sempre meno attiva partecipazione del genitore che di volta in volta verrà stimolato a supportare sempre meno il lattante portandolo così a compiere quell’esercizio o quell’attività in totale autonomia.
All’apprendimento della competenza segue poi un lungo e sempre più impegnativo percorso di allenamento e affinamento della capacità: sarà il genitore stesso attore principale di questa fase stimolando il lattante o il bambino a compiere sempre un passo ulteriore oltre che ad esercitare fino a farle diventare normalità le capacità che man mano vengono acquisite.
Di seguito le varie aree che il metodo affronta e gli strumenti che mette a disposizione dei genitori per affrontare consapevolmente e in sicurezza questo percorso
Un metodo a tappe che inizia tra le braccia del genitore e prosegue fino all'entrata in autonomia con tuffi e salti
Un metodo che segue lo sviluppo motorio del piccolo adattandolo all'ambiente acquatico
Un metodo per stimolare il processo di apnea, abituare il piccolo all'immersione per portarlo a gestire la sua respirazione in acqua in totale autonomia
Un metodo che inizia con sostegni al galleggiamento minimali e sempre più instabili per arrivare al nuoto